, scultura sonora, veduta dell'installazione, ISCP e El Museo de Los Sures, New York, 2014
Wormholes
, scultura sonora, ISCP e El Museo de Los Sures, New York, 2014
Wormholes
, backstage, alcuni dei donatori di storie, El Museo de Los Sures, New York, 2014
Wormholes
, scultura sonora, ISCP e El Museo de Los Sures, New York, 2014
Wormholes
, disegno a ricamo su carta da lucido, veduta dell'installazione, New York, 2014
Wormholes
, disegno a ricamo su carta da lucido
Wormholes
Wormholes
, disegno a ricamo su carta da lucido
Wormholes
, disegno a ricamo su carta da lucido
Wormholes
, disegno a ricamo su carta da lucido
Wormholes
, disegno a ricamo su carta da lucido
, disegno a ricamo su carta da lucido
Wormholes
Chiudete gli occhi e raffigurate nella mente le relazioni tra tutti gli esseri umani. Tutti i tipi di relazioni, di amore, di parentela, di amicizia, ma anche brevi contatti con estranei: il ragazzo del coffee bar con cui si scambiano due parole, i passanti con cui si scambia uno sguardo. Queste relazioni tessono fili nella memoria cosciente e nel subconscio. Alcune relazioni sono forti (la madre, il padre, il grande amore), altre sono più deboli, altre vengono dimenticate quasi immediatamente. La memoria, i ricordi, sono fili temporali che hanno esistenza intrinseca, risuonano nel tempo e costituiscono la matrice della nostra percezione emozionale del presente. Attraverso i fili della memoria, il passato viene istantaneamente propagato nel presente, connettendo universi diversi, lontani nello spazio-tempo.
Colti dallo sguardo e archiviati nel ricordo, gli eventi del presente vengono proiettati nel futuro. “Wormholes” e’ una celebrazione di delicate, fragile, potenti interazioni tra uomini, dei fili che legano il passato al futuro attraverso la memoria, connettendo universi lontani nello spazio-tempo.
Wormholes
Scultura sonora, 207 x 219.7 x 27.9 cm
ISCP, El Museo de Los Sures, New York
2014
Special Thanks:
Curatori: Emanuela Termine and Ludovica Capobianco
Compositore: KwangHoon Han
Assistenti: Giada M. Aracri, Fabrizio Cicero, Michele Galletti, Richard Leech and Francesca Mor.
YELLOW
frame da video, New York, 2014
Yellow,
video a colori, backstage, New York, 2014
Yellow,
Nel video Yellow diverse persone – incontrate a Williamsburg, Brooklyn – vengono riprese mentre ripetono come un mantra il mio nome e cognome, tentando di indovinare ma sbagliandone la pronuncia. L’esercizio evidenzia le infinite differenze fonetiche che dividono un linguaggio dall’altro e rappresenta una richiesta di riconoscimento da parte della moltitudine umana che si incontra in una grande metropoli multietnica.
Successivamente ho utilizzato 14 frame, tratti dal video, per realizzare la serie di bocche a ricamo su carta da lucido.
Yellow
video a colori in loop, durata 31’39” 2014